La legislazione italiana e il mercato libero
Modello della centrale Elettra

La liberalizzazione del mercato dell'energia

Dopo anni di discussioni si è conclusa, con l'approvazione del D.Lgs n. 79 del 16 marzo 1999 (meglio noto come "Decreto Bersani"), la vicenda del recepimento della Direttiva europea sul mercato interno dell'elettricità.

Il Decreto Bersani è stato l'occasione per una profonda riforma del settore elettrico italiano con l'abbandono del monopolio pubblico affidato all'Enel e il passaggio ad un sistema concorrenziale per la selezione dei produttori che devono servire il mercato.

Il Decreto ha suddiviso il mercato elettrico in tre segmenti:

  • il mercato dei clienti idonei
  • il mercato dei clienti vincolati
  • il mercato della generazione

I clienti idonei sono quei soggetti - definiti in ragione della loro soglia di consumo - a cui i fornitori possono rivolgersi direttamente e liberamente per stipulare contratti di vendita. E' ben comprensibile come questo segmento di mercato venga considerato il mercato libero per eccellenza, tanto più se si considera che il Decreto ammette sia clienti idonei in forma di consorzio sia clienti multi-sito.

Il mercato dei clienti vincolati ha ricevuto fino ad ora più scarsa attenzione. Alcuni lo considerano un non mercato, cioè un'attività economica riservata all'Enel e alle municipalizzate che effettuano il servizio in alcune importanti città. In realtà i due mercati saranno tra di loro collegati da un flusso di informazioni che li renderà interdipendenti e non sarà pensabile un forte divario di prezzi all'ingrosso nell'uno e nell'altro segmento.

L'intenzione liberalizzatrice del Decreto Bersani appare poi ancor più chiaramente nella decisione di intervenire sulla struttura dell'industria elettrica creando un maggiore pluralismo dei soggetti operanti. Ciò si è manifestato in tre direzioni:

  • nell'imposizione del tetto del 50% alla quota di produzione e/o importazione che ogni operatore può detenere;
  • nel conseguente obbligo imposto all'Enel di cedere almeno 15.000 MW della propria capacità produttiva entro il 2003;
  • nella facoltà riconosciuta alle municipalizzate di acquistare la rete di distribuzione Enel nei Comuni dove le due realtà operano congiuntamente.

Il vincolo del 50% è sembrato ad alcuni commentatori inadeguato, ma qual che più conta è la contendibilità del mercato: il Decreto non ha infatti attribuito ad alcun operatore una riserva del 50% del mercato elettrico e saranno pertanto la pressione competitiva, la forte interconnessione con le reti dei Paesi confinanti, l'istituzione della Borsa elettrica a manifestare in modo pieno i loro effetti sul livello dei prezzi.

Sotto il profilo del "sistema di governo" del settore elettrico, il Decreto Bersani ha introdotto la triade Gestore della Rete di Trasmissione, Gestore del Mercato, Acquirente Unico, assicurando in tal modo l'accesso di tutti gli operatori alla rete, una gestione economica e trasparente del mercato, la tutela dei consumatori vincolati.

Clienti idonei in attesa di offerta

La data ufficiale di nascita del "cliente idoneo" è il 1° aprile 1999 quando, con l'entrata in vigore del Decreto n. 79/99, l'art. 2 ne ha dato la definizione:

"è cliente idoneo la persona fisica o giuridica che ha la capacità, per effetto del presente decreto, di stipulare contratti di fornitura con qualsiasi produttore, distributore o grossista, sia in Italia che all'estero".

Questa la definizione, ma quel che più interessa è vedere chi sono e quanti sono oggi i clienti idonei e se la loro nascita è servita o meno per aprire effettivamente il mercato. L'ultimo aggiornamento al 31 dicembre 2000 dell'elenco, messo a punto sulla base delle comunicazioni fatte pervenire all'Autorità, evidenzia una rapida evoluzione e il cliente idoneo rappresenta già oggi, con 92,3 TWh di consumo, il 34,5% del mercato elettrico. In Emilia Romagna i clienti idonei sono 100 e, con un consumo di 6,7 TWh, rappresentano il 30,4% del mercato.

Per quel che concerne la tipologia del cliente idoneo la forte crescita di consorzi fra piccole e medie imprese in prospettiva è destinata a diminuire nel tempo man mano che, scendendo la soglia minima individuale per accedere al mercato libero secondo le scadenze del decreto elettrico (0,1 GWh dal 1° gennaio 2003), diminuirà anche l'interesse per queste forme di aggregazione. Ma il vero problema in questa fase non pare tanto quello della domanda quanto quello dell'offerta. A fronte di un mercato libero che si dimostra in pieno sviluppo sta il "collo di bottiglia" rappresentato dall'offerta limitata

Clienti idonei nel mercato elettrico nazionale

Tipologia al 31.11.99 al 31.12.00 % di crescita
Cliente finale 322 574 78%
Impresa/gruppo 48 149 210%
Consorzio 23 285 1139%
Distributore 5 8 60%
Grossista 15 91 507%
TOTALE 413 1107 168%
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