L'impatto visivo e acustico e gli utilizzi idrici
Modello della centrale Elettra

L'impatto visivo

Le dimensioni di una centrale elettrica della potenza indicata, ed in particolare di alcuni componenti quali le caldaie, il condensatore ad aria e i camini, fanno s?che la costruzione dell'impianto rappresenti una modificazione significativa del paesaggio.

Tuttavia gli aspetti architettonici e di inserimento nel paesaggio urbano, che in passato sono stati spesso trascurati dall'ingegneria industriale, sono divenuti negli ultimi anni un elemento imprescindibile di progettazione al pari della tecnologia cui il contenitore ?destinato.

Ne è una recente testimonianza il concorso internazionale di architettura promosso da ENEL per la progettazione dei "Sostegni per l'ambiente" al quale hanno partecipato architetti di fama nazionale ed internazionale.

Il design delle forme, lo studio dei materiali, l'utilizzo del colore possono dunque rendere la macchina per la produzione dell'energia elettrica meno intrusiva nell'ambiente suburbano o rurale.

Il rumore

I livelli acustici relativi sia ai ricettori di confine che a quelli sensibili pi?prossimi alla centrale rientrano nei limiti fissati dalle normative (D.P.C.M. 14/11/1997 e D.P.C.M. 01/03/1991), sia come criterio assoluto che come limite differenziale.

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Le risorse idriche

Un ulteriore elemento di rispetto per l’ambiente riguarda l’ottimizzazione del consumo idrico, principalmente tramite l’adozione di un condensatore raffreddato ad aria. L'acqua utilizzata per il raffreddamento a circuito chiuso dei sistemi ausiliari sar?eventualmente prelevata dal Canale Emiliano Romagnolo in quantit?corrispondenti a circa l?% della portata media del Canale. L'acqua prelevata dalla Rete UNICA corrisponde mediamente allo 0,8% degli attuali consumi di Forl? Inoltre, grazie a particolari accorgimenti e a tecnologie all’avanguardia, sar?garantito il rispetto dei limiti pi?severi (qualit?e temperatura) prima dell’immissione di reflui liquidi ai corpi idrici e alla rete fognante.

Il microclima

La rapida miscelazione tra aria calda e aria ambiente assicurata dal moto forzato del condensatore ad aria fanno s?che non siano da prevedere, alla luce delle attuali conoscenze, alterazioni climatiche causate dallo smaltimento del calore da parte dell’impianto.

L'elettromagnetismo

La collocazione dell’impianto in adiacenza di una sottostazione elettrica esistente non rende necessario un collegamento tramite una nuova linea aerea ma solo un cavo interrato di lunghezza limitata. Tale soluzione comporta la totale assenza di elettrosmog nei pressi delle abitazioni.

La viabilità

Solo la fase di costruzione della centrale determiner?un incremento di percorrenza di mezzi nel quadrilatero compreso fra la Via Zampeschi e la Via Ravegnana. Nella fase di esercizio, tenuto conto dell'alimentazione dell'impianto tramite gasdotto e dell'impiego di poche decine di addetti, non vi saranno impatti di viabilit?tali da dovere programmare nuove soluzioni ed interventi oltre a quelli normalmente previsti in progetto (strade di accesso, parcheggi, ecc.).